Opere by Guido Gozzano

Opere by Guido Gozzano

autore:Guido Gozzano
La lingua: ita
Format: azw3, mobi, epub
Tags: Viaggi, Letteratura, Poesia
editore: UTET
pubblicato: 2017-09-10T22:00:00+00:00


58.

LA CULLA VUOTA*

(Una madre giovinetta veglia sulla grande culla velata, accompagnando il dondolio della mano col ritmo del canto).

Ninna-nanna, bimbo mio!

Ninna-nanna, dolce Re!

Mentre Mamma pensa a Dio,

c’è il buon Dio che pensa a te!

5. Quando tu nascesti venne

la Madonna a contemplare,

si fermarono le penne

dei Cherùbi ad adorare!

E nel cielo fu la Stella

10. e s’udirono parole

e più fulgido fu il Sole

e la Terra fu più bella!

Ninna-nanna, pupo biondo,

Ninna-nanna, dolce Re!

15. Non si trova in tutto il mondo

pupo bello come te!…

(Solleva i veli della culla vuota. La fruga. Balza in piedi, indietreggia barcollando: poi si passa le palme sul volto atterrito, quasi per sentirsi ben viva).

Vuota è la culla… È vero od è menzogna?

Menzogna atroce, incubo fugace!

Togli al martirio il cuore di chi sogna!

(Giunge la voce della Morte invisibile. Prima fioca e remota, indi più cruda e distinta).

LA MORTE INVISIBILE

20. Sogno non è! Non incubo fugace.

Tuo figlio non è più!

Ma datti pace!

Ma datti pace! Non lagnarti forte,

non ti lagnare a voce così sciolta,

va il tuo lamento, ma nessun l’ascolta.

25. Povera donna taci! È cosa stolta

cerca d’opporsi a me che son la Morte!

LA MADRE

Oh, voce roca, funebre sul vento

sei tu, la Morte? che m’hai tolto il figlio?

Ah! L’odo urlare, urlare di spavento,

30. bianco lo vedo com’è bianco un giglio,

un giglio chiuso dall’ossuto artiglio…

(Breve silenzio. Il volto di lei è come quello d’una demente).

No! Non è vero! È il mio vaneggiamento…

LA MORTE

Non è vaneggiamento! Il bimbo giace

sotto la terra ancor molle e smossa

35. ma l’alba nuova sorge e si compiace

d’educar fiori su l’angusta fossa

e l’anima innocente s’è già mossa

verso le stelle per l’eterna pace!

LA MADRE

O Morte, dammi l’angioletto biondo

40. che tu celasti nella terra oscura;

l’abisso dove giace è troppo fondo

la pietra che lo copre è troppo dura;

scampalo, Morte, dalla sepoltura,

poi manda in sepoltura tutto il mondo!

LA MORTE

45. Ti rendo il figlio, o donna, ma rammenta

che ti sarà martirio l’avvenire.

LA MADRE

Soffrir pel figlio mio! Non mi spaventa

l’ammonimento ch’io dovrò soffrire;

per veder vivo lui vorrei morire

50. e nel morire riderei contenta!

LA MORTE

Ti rendo il figlio, o donna, ma t’avverto

che gli scorre il delitto entro le vene!

l’occhio avrà torvo, il cuor di frode esperto…

LA MADRE

Rendimi il figlio. So che mi conviene

55. col buon consiglio di condurlo al bene,

farne un cuor saggio ed uno sguardo aperto.

LA MORTE

Il figlio tuo ti verrà reso, ma

non ti scordare mai di questo giorno;

egli dormiva già felice là

60. donde nessuno fece mai ritorno.

Donna, è ben meglio il funebre soggiorno,

meglio la pace dell’eternità.

LA MADRE

Io ti ringrazio, o Morte! Infine il povero

figliolo mio torna alle mie braccia;

65. su questo seno troverà ricovero,

su questo seno celerà la faccia,

e farà il bene sotto la minaccia

dell’amoroso tenero rimprovero…

LA MORTE

Io te lo rendo, ma non tarderai

70. a lacerarti il cuor dallo sconforto.

Mi supplicavi, o donna, e t’ascoltai.

Ti feci lieta, ma per tempo corto;

e un giorno tu dirai: fosse pur morto

e non si fosse ridestato mai.

LA MADRE

75. Perché, perché cotesto tuo parlare,

s’egli sarà per sempre a me vicino?

Se ogni mattin lo guiderò all’altare,

se foggerò più bello il suo destino?

LA MORTE

Appena il braccio sarà forte al remo

80. lascerà la sua madre



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